CdV – F.A.Q. – Domande Frequenti
- Il Controllo di Vicinato è sinonimo di “ronda”?
- E’ vero che il progetto Controllo di Vicinato “azzera” i reati?
- Non conosco i residenti della mia via, qual è il modo migliore per contattarli?
- Qual è il modo migliore per mantenere i contatti all’interno del gruppo di CdV?
- Non ho molto tempo a disposizione e non so se riuscirei a coniugare i miei impegni privati con il progetto CdV. Quanto tempo richiede prendere parte al progetto?
- Se faccio il coordinatore di un gruppo di CdV che tipo di responsabilità ho sulle spalle?
- Se, essendo coordinatore del gruppo, mi assento per un breve periodo di tempo (es. vacanze, viaggi di lavoro, ecc..) chi può/deve sostituirmi?
- Come capisco che la situazione “anomala” che sto osservando è da segnalare al gruppo?
- Se assisto al consumarsi di un reato, o colgo un delinquente in flagranza, cosa devo fare?
- Se, rientrando a casa, capisco che c’è qualche malintenzionato all’interno, cosa devo fare rispetto alle segnalazioni del gruppo di CdV?
- Nel caso vengano installate delle telecamere di videosorveglianza nei luoghi interessati al progetto, possiamo deciderne noi cittadini il posizionamento?
1) Il Controllo di Vicinato è sinonimo di “ronda”?
Assolutamente no. Il CdV non si occupa di acciuffare i malviventi o di sviluppare indagini sulle persone ne tantomeno si occupa di presidiare il territorio con atteggiamento “di sfida” o “violento”. Peraltro è importante sottolineare che le “ronde” non sono legali in Italia (salvo autorizzazione della Prefettura attraverso un iter molto complesso). Riflettiamo anche sul fatto che anzichè avere qualcuno che passa in strada guardando tutte le case è molto più efficace che da tutte le case si guardi maggiormente la strada.. Il Controllo di Vicinato è un progetto che fa della coesione sociale e della solidarietà tra vicini di casa il proprio punto di forza: è proprio attraverso la conoscenza del territorio e delle persone che lo abitano che rende più difficile la vita ai malintenzionati.
2) E’ vero che il progetto Controllo di Vicinato “azzera” i reati?
No. Chiaramente il CdV non azzera i reati. Serve principalmente a far diminuire sensibilmente le opportunità che si presentano ai malviventi per mettere a segno i loro colpi. E’ studiato sui numerosi casi di Gruppi di CdV che esistono in tutta Italia (ed Europa) che questo tipo di progettualità dal basso abbatte notevolmente l’incidenza di furti e truffe.
3) Non conosco i residenti della mia via, qual è il modo migliore per contattarli?
Non esiste un modo ufficiale o un modo migliore per contattare i tuoi vicini di casa. Possiamo però suggerirti che il passaparola e due chiacchiere fatte di persona con gli abitanti della tua zona siano il modo migliore per promuovere il progetto. (Tra l’altro, una volta inviata ed approvata la vostra richiesta di adesione al progetto, vi verrà consegnato un volantino “rompighiaccio” che vi aiuterà ad illustrare brevemente e pragmaticamente ai vostri vicini il Controllo di Vicinato). Un altro suggerimento che ci arriva direttamente dall’esperienza diretta è, per chi abita in condominio, quello di far circolare la promozione del progetto con il supporto dell’amministrazione condominiale.
4) Qual è il modo migliore per mantenere i contatti all’interno del gruppo di CdV?
Non esiste una modalità unica per mantenere i contatti all’interno del gruppo di Controllo di Vicinato. Il mezzo di comunicazione deve essere adatto alle persone che compongono il gruppo. Una delle modalità più utilizzate è quella di creare un gruppo-chat con una delle applicazioni di messaggistica istantanea (es. whatsapp, telegram, ecc.) che possa fungere da collettore di informazoni e comunicazioni inerenti alla sicurezza della zona. In alcuni casi, in presenza per esempio di un numero elevato di persone anziane che non utilizza bene lo smartphone o in quelle zone dove la connessione internet è scarsa, il metodo utilizzato potrebbe essere quello della “catena telefonica”. In alcune realtà, anche l’incontrarsi regolarmente in un luogo “antenna” del territorio può essere un buon modo per mantenere i contati all’interno di un gruppo.
5) Non ho molto tempo a disposizione e non so se riuscirei a coniugare i miei impegni privati con il progetto CdV. Quanto tempo richiede prendere parte al progetto?
Abbiamo recentemente incontrato i coordinatori ed i referenti di zona dei primi sei territori sui quali si è attivato il progetto. Loro stessi, dopo averlo provato in prima persona, ci hanno assicurato che, definite chiaramente e condivise con le persone aderenti le modalità di interazione, il tempo da dedicare al Controllo di Vicinato è veramente minimo.
6) Se faccio il coordinatore di un gruppo di CdV che tipo di responsabilità ho sulle spalle?
L’unica responsabilità sulle spalle dei coordinatori è quella di mantenere fluida la comunicazione dentro al gruppo e di continuare a promuovere il progetto per esempio ai nuovi vicini arrivati da poco oppure a coloro che inizialmente si erano dimostrati diffidenti sull’iniziativa. Il coordinatore è colui il quale funge da filtro per quanto riguarda le segnalazioni e si pone tra le Forze dell’Ordine ed i cittadini. Non ha nessuna responsabilità penale: se in una zona viene commesso un reato che sfugge all’occhio vigile del gruppo, il coordinatore non ne è per questo responsabile (anche perchè, ribadiamo ancora una volta, nel caso si colga qualcuno in flagranza di reato la cosa da fare è chiamare immediatamente i numeri di pronto intervento).
7) Se, essendo coordinatore del gruppo, mi assento per un breve periodo di tempo (es. vacanze, viaggi di lavoro, ecc..) chi può/deve sostituirmi?
Proprio per ovviare a queste situazioni abbiamo pensato di far individuare per ciascun gruppo DUE coordinatori e UN referente di zona per ogni sotto-gruppo. In questa maniera si ovvia alle assenze senza conseguenze negative ed il gruppo ha sempre qualcuno che possa fungere da filtro ed anello di congiunzione con la Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine.
8) Come capisco che la situazione “anomala” che sto osservando è da segnalare al gruppo?
Nessuno meglio di voi conosce il proprio luogo di residenza e le persone che lo vivono (chi vi abita, chi lavora, ecc..) quindi è buona norma segnalare all’interno del vostro gruppo ogni dettaglio che risulti appunto “anomalo” (una macchina sconosciuta che viaggia a bassa velocità, persone che non risiedono lì che si aggirano in modo sospetto nella zona, ecc..); sarà poi compito del Gruppo smentire l’allarme (perchè per esempio la macchina sospetta non è altro che la nuova macchina di un residente) oppure arricchire di particolare la segnalazione. L’ultimo passaggio spetta al coordinatore il quale avrà il compito di riassumere in un’unica segnalazione circostanziata e puntuale che girerà, qualora ce ne sia la necessità, alla Polizia Municipale ed alle Forze dell’Ordine. (Ricordiamo che i coordinatori ed i referenti di zona saranno opportunamente formati dalle Forze dell’Ordine su cosa segnalare e sul come redigere una segnalazione efficace).
9) Se assisto al consumarsi di un reato, o colgo un delinquente in flagranza, cosa devo fare?
In questi malaugurati casi l’unica cosa da fare è avvisare tempestivamente le Forze dell’Ordine attraverso i numeri di pronto intervento 112 e 113.
10) Se, rientrando a casa, capisco che c’è qualche malintenzionato all’interno, cosa devo fare rispetto alle segnalazioni del gruppo di CdV?
Il Controllo di Vicinato agisce sulla prevenzione dei crimini. Sarebbe totalmente inutile far partire in casi come questo la procedura di segnalazione al gruppo. In questa brutta evenienza la cosa da fare è chiamare tempestivamente i numeri di pronto intervento 112 e 113. Non tentare in alcuna maniera di entrare in casa o di assumere comportamenti che possano mettere a repentaglio la propria incolumità. E’ meglio trovare un luogo sicuro e chiamare le Forze dell’Ordine.
11) Nel caso vengano installate delle telecamere di videosorveglianza nei luoghi interessati al progetto, possiamo deciderne noi cittadini il posizionamento?
Il posizionamento delle telecamere di videosorveglianza è di competenza unicamente della Questura che ne decide il collocamento. I gruppi Controllo di Vicinato certo possono suggerire alcune posizioni che sicuramente saranno prese in considerazione dalle Forze dell’Ordine, ma l’ultima parola spetta comunque, ribadiamo, alla Questura.